Scatti preziosi

È mezzanotte e sto ancora incollando le ultime foto nei vostri album della nascita. Nonostante l'ardua impresa della selezione, adoro scrivere la nostra storia. Ho iniziato stampando una quantità esagerata di fotografie, ma sto cercando di migliorare la mia capacità di sintesi, perché altrimenti dovrò portare via troppo tempo a quella vita di cui voglio immortalare i frammenti più belli. Agli album della nascita però tengo particolarmente. Li ho voluti uguali a quello che la mia mamma aveva compilato per me (quale sorpresa, ritrovarlo ancora, dopo una trentina di anni abbondante, proprio nella cartoleria del paese!) e ci sto annotando tutto quello che posso. Con un discreto ritardo, perché, sembra impossibile, fino ad oggi non ero quasi riuscita a metterci mano. Ho appuntato, giorno dopo giorno, sul calendario appeso in cucina (e spesso mi sembrava troppo anche questo) tutte le novità, i progressi, le prime volte delle vostre piccole esistenze. E ora ripecorro questo incredibile viaggio, rubando alla notte quelle ore che al giorno non bastano mai. Guardo le vostre foto e mi chiedo perché non sono riuscita a godere pienamente di quei braccini torniti, dei vostri occhioni grandi e innocenti; come hanno fatto, quei lineamenti tondi e morbidi ad affinarsi, senza che me ne accorgessi. Mi chiedo perché mai mi sono arrabbiata nelle giornate più difficili, dove non si capiva se eravate voi a captare la mia stanchezza e a volermi finire o se ero io che, reduce dall'ennesima notte insonne non riuscivo ad essere razionale. Ho annusato tutte le volte che potevo le vostre testoline sudate? Non vedo l'ora che mi veniate a chiamare, più tardi, e non sbufferò, perché devo fare il pieno del vostro profumo, prima che arrivi l'ultima notte in cui vorrete dormire aggrappate a me. Pervasa dal perpetuo senso di colpa che caratterizza ogni madre mi chiedo se sono stata abbastanza brava, fin qui, e se lo sarò a sufficienza nel difficile e importantissimo di portare al mondo il futuro. Per ora ho fatto anche io, come tutte le mamme, meglio che ho potuto. 

Stasera mi ringrazio per questi scatti, che mi permettono di riassaporare l'infinita dolcezza, la bellezza che qualche tempo fa, annebbiata dalla fatica, non si faceva cogliere appieno. E ricordo con la nostalgia che si porta dietro l'esperienza più forte, dura e strabiliante che abbia mai vissuto.