La pietra verde di Livinallongo

Alle medie avevamo fatto una ricerca sui sassi che eravamo andati ad osservare e fotografare nel torrente Cordevole a Bribano. Il mio Cordevole, il mio fiume. L'acqua in cui mi bagnavo ogni estate, che sentivo scorrere da casa ogni giorno. Ricordo i conglomerati, i sassi neri e porosi provenienti dalla Val Imperina e la pietra verde di Livinallongo: la mia preferita. Che non sapevo dove fosse Livinallongo, ma il destino mi ha portato proprio qui, tra le falesie verdi che si affacciano su un Cordevole appena nato, e che attraversando tutta la valle arrivano fino al Peron, al Piave, al mare; a quella sabbia che capestavo sul bagnasciuga nelle lunghe passeggiate ad Eraclea, immaginandomi il futuro.

È l'emblema della connessione fra i luoghi, gli ambienti, i tempi. Nulla si crea, nulla si distrugge. Tutto si trasforma e si muove, cambia. Eppure resta.




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