Parent's mountain trekking

 - Ma che fastidio, possibile che devi sempre stare 10 metri davanti a me? Mi viene l'ansia.

- Scusa, ma non riesco a fare altrimenti. O meglio, ci potrei provare, ma sarebbe un grande sforzo perché i miei passi sono più ampi; non è che voglio correre, è che ho le gambe più lunghe e in salita come in discesa vado così. Ma ti aspetto eh.




Appurato che sul piano riusciamo ad avanzare affiancati mi sono messa il cuore in pace. È una questione puramente fisica. È l'incedere della vita di coppia.

 
- Non vi mancano neanche un po' le bambine?
- A dire il vero ieri sera abbiamo mangiato una vellutata di zucchine e basilico senza nessuno che dicesse "Bleah, non mi piace, questo no, quell'altro neanche, non ho fame, ho fame". E poi quando avevo sonno mi sono messa in tutta tranquillità il siero per le ciglia, l'acido ialuronico, la crema idratante e sono andata a dormire. 

Arabba - Rifugio Padon - Porta Vescovo - Arabba. 15/08/2023

20 km di camminata fatti bene senza dover pensare a niente che non sia mettere un passo davanti l'altro, 1000 metri di dislivello e non sentirli. Niente "mi prendi in braccio?", niente opere di convincimento, solo andare. Eppure con calma, con le tappe foto/birra/contemplazione. 
"Qui su questo pascolo però le dobbiamo portare, ovviamente in seggiovia da Arabba anziché fare le piste nere, ma ci dobbiamo venire con loro". Nessuna presenza umana (surreale per essere agosto), non fosse per i cavi degli impianti sciistici: solo gli scampanellii attorno a un abbeveratoio, un gruppo di cavalli che spuntano dal colle e attraversano liberi e perfetti il prato. La sorgente acquitrinosa e silenziosa sotto la Mesola guarda alla val Cordevole mentre una cavalletta frinisce l'estate matura: è il suono della nostalgia che ha incontrato il profumo del garofano selvatico, uguale a quello che cresceva dietro casa mia.







Ho riconosciuto i sassi tondi del Cordevole ancora cementati nei conglomerati del sentiero geologico di Arabba, lungo il quale abbiamo trovato scampo al traffico del Viel del Pan. Una sorpresa che ci ha portato ad attraversare le cascate del Ru d'Aurone, originato proprio dalla sorgente che avevamo trovato sui pascoli della Mesola e che si getta nel Cordevole di fronte al parco giochi di Arabba, tappa obbligatoria con le piccole. È in quel punto, sul ponte di legno, che mi fermo sempre a guardare il mio fiume neonato. Licheni fluorescenti e resti di guerra, testimonianze di inimmaginabili fatiche, ci accompagnano in quella che fatica forse per me poteva essere a 20 anni, ma non oggi. Birretta finale al tendone di Santa Maria Majou ad Arabba. L'anno scorso eravamo con le ragazze a vedere le danze tradizionali ladine, tra una tappa e l'altra ai bagni chimici. Quest'anno guardiamo in su alla strada fatta senza orologio felici di tutto, soprattutto di quelle rognette bionde che in fondo ci mancano.











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