In piena


È il momento dell'anno in cui il greto del torrente si ripulisce e cambia forma. I flutti vigorosi spazzano i residui dell'estate prima di ritornare a scorrere placidi e trasparenti, cristallini come mai. Se non succede manca un passaggio, si interrompe il naturale andamento delle cose, la sinusoide che armonizza la vita. E lo sento proprio dentro questo stallo, come se ne fossi parte, come se il mio fiume mi parlasse dal profondo.


Eravamo andate con la cinquina del papà, (quella bianca su cui aveva verniciato una striscia rosso fiammante) dall'altra parte del Cordevole, lungo la sponda sospirolese. La piena aveva quasi raggiunto il sentiero, e sulla passerella il mondo sembrava turbinare in una vertigine mai provata prima. Anzi, guardando in basso era il ponte di corde a girare, e noi con lui. Ci ripenso ogni volta che le acque si ingrossano così: una cosa tanto piccola che si è incuneata nel cuore, come tutti i ricordi; scheggie di cose normali che si fanno mito per sempre.

La forza delle onde lambisce ancora gli argini dopo la pioggia, scroscio di caffelatte che lava via il superfluo per lasciare spazio a un nuovo splendore.

Commenti

Posta un commento

Post più popolari