Il passo di ciascuno

Pensavo fosse un libro per bambini, o una di quelle letture a più livelli, un racconto di montagna (appunto), un pensiero, una filosofia, una magnifica illustrazione. Sono stata rapita dalla luce, che in alta quota è esattamente quella, in ogni sua espressione; e poi l'ho letto, e mi ha sorpresa, come una pallottola in pieno petto. La pagina che ha parlato al mio cuore (era per arrivare qui che l'ho scelto, dunque!) è sociale. Mi dice che non c'è pensiero, non filosofia, senza umanità. Mi ricorda che non posso aspettare che le peggiori cose travogano anche me, per decidere da che parte sto (pure se sono nata in mezzo e non ho la minima idea di quale sia la situazione al di là delle vette). E che non si può starne fuori, perché verrà il giorno in cui qualcuno farà irruzione nel rifugio, nel tranquillo isolamento del pastore, e allora forse sarà troppo tardi.






𝘐𝘭 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘰, 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘯𝘵𝘢𝘨𝘯𝘢, Henry Meunier e Règis Lejonic


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